sabato 26 aprile 2008

Le vie dei tubi sono infinite parte seconda

Ovvero le vie dei tubi sono infinite ma non troppo.
L’argomento è sempre quello, collegamento fra il bagno piccolo e il bagno grande.
L'altro giorno guardavo su una rivista una casa stretta e lunga, ma stretta streeetta, e lunga luuunga. L’architetto che l’aveva messa a posto, molto carina devo dire, intervistato diceva: quando hai uno spazio, guarda i difetti e non cercare di nasconderli, ma accentuali, esaltali, fino a renderli pregi.
Il discorso mi ricorda un po’ quello che si legge sulle riviste di bellezza per femmine, quelle vere intendo, non le donne di plastica, ove truccatori esperti di moda e psicologi ti consigliano, se non li puoi nascondere, di puntare sui tuoi difetti e usarli come arma della tua diversità… il discorso, devo essere sincera, mi ha sempre convinto poco, e non mi sono vista mai granché bene – ad esempio – ad andare in giro con il culone fasciato in una gonna strettissima a mo’ di trofeo.
Comunque.
Dopo una accesa stancante amara conversazione con mettiamola così il tecnico preposto alla vigilanza dell’esecuzione del progetto, sorvolo chè vorrei lasciare le parti peggiori fuori da questo blog, si è capito che le vie dei tubi non sono infinite come si credeva…
E che in unica alternativa devono passare a filo del muro, per più di dieci metri, per due lati del salone, alzando la stanza di XX cm (il 2%, per dieci metri, più lo spessore del tubo… uuuargh!!!), e creando un gradino all’ingresso – orrore – una discontinuità negli archi ormai poesia pura – disperazione – un notevole costo in più – morte.
Ma poi ecco il lampo di genio, non mio in verità ma del etc etc della mia vita, io sono in questo caso semplice cantore ed infiorettatore….
“E se facessimo un gradino lungo tutti e due i lati?”
“Che lo vediamo proprio, capito, largo tipo 20 cm, che ci poggi i libri e i CD sopra, che poi lo ricopri di legno tipo ‘buaserì’…., e sotto la finestra ti ci siedi anche, e ti guardi gli archi tanto amati….”
Vedremo. Speriamo sia la fine di questa storia dei tubi, che io per strana solidarietà, mi sa che al bagno non ci vò fino a quando non si è chiarita questa cosa…
E non solo. Mi sa che da domani mi toccherà andare in giro con il culone fasciato in strettissima gonna. Seguiranno prove fotografiche.

1 commento:

Anonimo ha detto...

geniale