stamattina sono passata dal macellaio. è, il macellaio, un omone silenzioso e massiccio. da quando abitiamo qui ci sarò andata in tutto una decina di volte, e il nostro dialogo è sempre stato
"mi dà 300 gr di tritato?"
"altro?"
"no grazie."
"tre euro."
sguardo sornione lui, aria svagata io. magari pensa io sia una gattara, sempre lì a comprare tritato. l'ultima volta che sono andata c'era un tipo prima di me, che ha comprato diverse cose. nel frattempo chiaccheravano del tempo, della pioggia insistente che rovina i baccelli del sig. macellaio, e via discorrendo. almeno dieci minuti durante i quali ho osservato tutto, i pezzi di carne, l'enorme lingua in bella vista, i ceci lessi, gli hamburger pronti. lo specchio alle sue spalle, enorme e bellissimo. qualcuno mi ha spiegato di recente che serve per controllare che i clienti non rubino, mentre lui, il sig. macellaio, sta girato di spalle per tagliare la carne.
in verità io le macellerie non le conosco quasi per niente. figlia di famiglia-terza-settimana (seppur testardamente ottimista, stia tranquillo caro Presidente) di madre vegetariana, non penso di essere mai andata in macelleria in vita mia. la carne comprata, poca e solo in offerta, al supermercato.
oggi invece, dopo avere chiesto il solito tritato, arrivati al punto in cui lui fa: "altro?" dico: "si, vorrei una bistecca da quella", indicando un pezzo di carne. lui mi guarda, e gentile (ma fermo) replica: "quella non è una bistecca. da noi in toscana bistecca è solo quella con l'osso, come quella là" e indica un pezzo di carne un pò più a sinistra. lo guardo un attimo, sembra un bel pezzo di carne in effetti, ma non c'è il cartellino del prezzo, e io (sempre con sorridente ottimismo, stia tranquillo caro Presidente) dico "no, va bene da quell'altro pezzo". poi, spinta da insana secchionaggine, aggiungo: "allora come la devo chiamare?" ci pensa un attimo... "fetta di carne, mi dica solo voglio una fetta di carne". e poi aggiunge "vedrà come è buona, è da urlo".
caro sig. macellaio, stasera ho mangiato la fetta di carne, e in effetti era molto buona. tornerò di certo a comprarne un'altra, insieme al mio solito tritato.
solo, vorrei farle un appunto: lei capisce, so che per voi toscani la storia della bistecca e l'osso e non l'osso è di vitale importanza, ma io mi sento un po' scema a pensare di entrare la prossima volta nel suo negozio e dire "vorrei una fetta di carne". mi immagino subito da lei una risposta del tipo "ma va! e io che credevo volesse una saponetta all'aloe!"
credo quindi che farò come si fa in terra straniera: indicherò quello che desidero con il dito indice. magari lasciando anche un alone sul vetro, chissà.
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