tradizione isernina in cucina spesso significa tradizione campana. e infatti, il 26 dicembre, santo stefano, si usa cucinare la zuppa alla santè, una zuppa davvero buonissima benché non così light come si richiederebbe dopo le epatofatiche natalizie.
la ricetta originale è un po' lunga ma affatto complicata: prepari millequattrocento polpettine di carne, parmigiano, prezzemolo, aglio, pangrattato, le friggi e le metti da parte. inutile stare a metterle su un foglio di carta assorbente...
prepari un brodo di tacchino, carota, cipolla, pepe, bello ristretto e saporito, ci cuoci dentro due o tre cosi di scarola e ci butti le polpettine fritte.
poi friggi sette otto etti di cubetti di pane e riduci in cubetti un pajo di scamorze (ho detto scamorze, non mozzarelle o fiordilatte).
sistemi nel piatto pane fritto e scamorze e ci versi sopra due o tre mestoli di zuppa.
yum.
ora, quest'anno, per cause di forza maggiore, io e la mia etc etc abbiamo passato il natale soli soletti nella nostra legornhouse, senza parenti nè d'una parte né dell'altra. ci siamo trovati quindi davanti ad alcune scelte, tipo: che si fa? facciamo l'albero? lo facciamo il presepe? insomma, giochiamo a natale o facciamo gli alternativi per forza che noi poi figurati il natale?
direi che ci abbiamo provato, e neanche con cattivi risultati.
l'albero, grazie a j e l, l'abbiamo fatto; il presepe (o presepio) anche, grazie ai pupazzetti di quando ero piccolo che mi ha spedito mia madre, insieme a un po' di palle (e tutti gli angioletti e le lanterne che ha spedito MIA madre? e la capanna, cosa FONDAMENTALE per il presepe, eh??? NdEtcetc)
il cenone della vigilia non c'è stato per questioni lavorative, ma il pranzo di natale ce lo siamo organizzato per benino, con tanto di candelabro e candele rosse.
il 26, santo stefano appunto, siamo stati invitati a pranzo da m e gl, con tonnellate di cibo spettacolare preparato dalla mamma di gl. quindi un po' per necessità, un po' perchè mica possiamo fare tutto secondo le regole, macchè, la zuppa alla santè è saltata al 27.
e allora ci siamo messi ai fornelli e abbiamo preparato la versione light di questa zuppa, chè vabbè che a casa di m&gl s'è mangiato tanto, ma arrivare ai livelli calorici di mia madre non è mica uno scherzo.
e allora natale light, zuppa alla santè light: le polpette non sono state fritte, ma cotte direttamente nel brodo; il pane non è stato fritto ma tostato; la scamorza non c'era. altra piccola differenza: le polpette erano parecchio più grandi di quelle minuscole che sono abituato a veder nuotare nella zuppa. in compenso erano buonissime. così come la zuppa.
è chiaro che qui a legornhouse, da oggi in poi, la zuppa alla santè si farà light e a san giovanni: un cambio di santè.
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