martedì 6 maggio 2008

Se stasera siamo qui

Stasera siamo qui. Nella graziosa cittadina della graziosa pianura della graziosa padania che graziosamente ci ospiterà ancora per qualche giorno… diciamo il tempo di una quarantena.

Ecco forse sarà per questo. Perchè mancano tanti giorni come una quarantena, tanti come quelli che qualcuno si mormora passò nel deserto, tanti come i ladroni.

Ma stasera ci aggiriamo in questa casa, stanza-cucina-stanza-bagno, televisione-unpo’diebay-unpizzicodirepubblica-unamelasbucciata-duefettebiscottate, con poca pace.

Magari sentiamo che è arrivato veramente il momento di andare, con le scatole di cartone già fatte da pasqua, e non sappiamo bene cosa fare, come congedarci.

Già. Come ci si congeda da una casa che nonostante tutto – spifferi, treni che fischiano, rubinetti eternamente gocciolanti – ti ha accompagnato per così tanti anni? Cosa si fa? Si prepara un pranzetto? Si lascia una lettera di addio? Si esce di soppiatto sussurrando ‘sto andando a comprare le sigarette’?

Nessun commento: