venerdì 2 maggio 2008

Sul come le cose storte sono sempre meglio di quelle dritte

Sarà che sono mancina. Sarà che sono testaccia. Ma io questa cosa qui l’ho sempre pensata…. E al dire “non ne fai una dritta” ho sempre pensato fosse da preferire “non ne fai una storta”.
In questo periodo ho scoperto che la musica, armonia dell’universo, concorda con me.

Dal primo rilievo della casa infatti il mio etc etc è tornato indietro entusiasta: il muro esterno del salone infatti è risultato storto. E mica di poco poi. Sono qualcosa come 15 cm su un totale di circa 5.00 m.
Alla mia faccia interrogativa mi ha ricordato che sulle superfici asimmetriche le onde si riflettono ma si sfasano, e quindi lo stereo suona meglio.

Perché dimenticavo di dire due cose.

La prima è che lui è fissato con la musica. Il primo o il secondo giorno che stavamo insieme mi ha spiegato entusiasta come funziona un equalizzatore (mi pare… ) quali picchi taglia e così andare…. (era un compressore, ma fa lo stesso - ndEtcEtc)

La seconda è che il salone sarà una stanza per tutti, si si, per leggere, ricevere, chiacchierare, ma ormai possiamo tranquillamente dire che è stata progettata attorno al SUO stereo.
Tralascio i particolari sul suo stereo, se vorrà metterà lui le note a margine, non saprei cosa dire io, so solo che è grosso nero ed esteticamente francamente brutto.
Quando ha detto all’impresa il tipo di cavo che deve passare da un lato all’altro del camino per le casse del SUO stereo, ho visto il panico negli occhi di quel sant’uomo.
Non vi dico le liti per la posizione futura del divano, che io voglio sotto la finestra per leggere e lui in posizione perfettamente mediana rispetto alle casse suddette.

Insomma sempre siano lodati i muri storti del salone, che fanno suonare bene lo stereo, siamo fortunati.

Ma siccome siamo molto fortunati, la casa ci viene incontro, e oggi scopriamo che anche una parete del bagno, spicconata bene bene che pare un agnello scuoiato, è storta.

Ma siccome siamo molto fortunatissimi, l’impresa ci viene incontro, e l’unico muro dritto del bagno nuovo a guardarlo bene ondeggia sinuosamente in modo anche un po’ lascivo.

E quindi ricapitolando suoneranno bene il salone, il bagno piccolo e anche il bagno grande.

Per questo allora ho pensato: organizziamo delle sedute di ascolto, ma una cosa intima, in un luogo raccolto. Una cosa per due soli ospiti, visto che ci sono solo due posti a sedere, il bidè e ehm, il cesso: uno stereo, due candele, un po’ di atmosfera, e tutte quelle onde che si sfasano e si risfasano in una magica sinfonia…

Si accettano prenotazioni.

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