sabato 20 settembre 2008

solidarietà

ci hanno rubato le biciclette.
non una delle due, tutte e due insieme. del resto erano legate fra loro e poi al portabici da non una, ma ben tre catenacci di varia foggia e dimensione.
l'altra sera, tornando dalla cantina senese con a., venuto a trovarci per un paio di giorni, con la coda dell'occhio mi pareva di averle viste.
il pomeriggio dopo, mi avvicino alla rastrelliera per andare a comprare il giornale, e mi va di trasverso il mio rito del venerdì esco-da-lavorare-compro-il-giornale-me-lo-leggo-tutto-a-gambe-all'aria.
le bici non ci sono più.
questo furto mi ha fatto andare in bestia, sia per motivi prettamente materiali - vedasi il bagnato di qualche giorno fa, che per motivi affettivi e pratici. che io da fine ottobre mi trasferisco di sede vicinissssimo a casa, e già mi pregustavo la mia vita in bicicletta.
insomma. poi stamane mentre spignattavo ed ascoltavo come sempre la amata/odiata radiotre ho beccato giusto giusto tutta una trasmissione sulla bici, e l'importanza di andare in bici, e le politiche per fare andare la gente in bici, e la bici che ti fa tornare in salute, e la bici che ti restituisce il tuo tempo, e la bici di qua, e la bici di là. il sangue ha ricominciato a bollire.
grrrr!!!! ladri!!! ridatemi la mia bici!!!
e alla fine allora ho deciso. d'ora in poi per protesta io andrò solo a piedi, dovunque a piedi, basta. bene, dice r. quando glielo annuncio. infatti, continuo allora tutta ringalluzzita, anche a casa di j. (che è la nostra amica che a livorno abita più lontano da noi, insieme a v.), ci andremo a piedi!
no, replica serafico lui, tu andrai a piedi. io andrò in macchina.

1 commento:

lamella ha detto...

peccato! ti immagino per le vie della mitica città olandese con anche le rotonde dotate di pista ciclabile...